24 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

La notizia diffusa dall’Oim: a bordo anche donne e bambini. Soccorse 73 persone


Un barcone di migranti si è rovesciato al largo della costa libica . Lo riporta su Twitter l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim Libya). Le ricerche proseguono per il soccorso ad altri eventuali sopravvissuti. A bordo del barcone vi erano 95 migranti, e tra loro donne e bambini. ne sono stati tratti in salvo 73, aggiunge l’Oim. Due cadaveri sono stati recuperati.
Intanto i 100 migranti della «Cigala Fulgosi» sono sbarcati a terra, nel porto di Genova, ma sono forse morti in mare altri che si trovavano sul barcone naufragato mercoledì mattina al largo della Libia e soccorso dalla nave della marina militare italiana. «Qualcuno ha raccontato che sono stati due giorni in mare e di aver perso dei compagni di viaggio», ha spiegato Paolo Cremonesi, direttore del pronto soccorso Galliera che ha coordinato la fase sanitaria della prima accoglienza a terra. «Possiamo immaginare la sofferenza» ha detto il medico.
La nave è arrivata poco dopo le 10 a calata Bettolo, nel porto di Genova. A bordo, tra gli altri, vi erano 23 minori, di cui alcuni non accompagnati: «Da indicazioni del Viminale, pare che i minori non accompagnati restino a Genova», ha detto Sergio Bambino, delegato della protezione civile del Comune di Genova. Appena attraccata, la nave è stata ispezionata dalla polizia, in cerca di eventuali scafisti tra i migranti presenti. Dopo sono stati fatti scendere prima le donne incinte (6 su 17, una al settimo mese), poi i bambini, quindi i feriti e poi tutti gli altri. Intorno alla nave erano state sistemate tende per le visite mediche, per l’identificazione e quelle dove far stare le persone in attesa dei pullman. Tra polizia di stato, personale sanitario, protezione civile e pubbliche assistenze, l’apparato della prima accoglienza contava 140 persone. «Risultano almeno 6 o 7 casi di scabbia. Poi c’è una bimba con una ustione di primo grado per elevata esposizione al sole», ha aggiunto Bambino, ma «non sembrano esserci patologie importanti».
«Ci sono sei nazionalità diverse: Libia, Camerun, Somalia, Costa d’Avorio, Nigeria e Mali», ha aggiunto sottolineando la presenza di mediatori culturali. Lo sbarco si è concluso poco prima delle 14, ma sul fronte della destinazione dei migranti non c’è «nessuna notizia da Viminale», ma si è appreso che alcuni sono diretti in strutture della Cei e di Paesi europei, «ringraziati» oggi da Matteo Salvini. Circa 50 sono già partiti in pullman verso una struttura di accoglienza della Cei nel Lazio. Secondo fonti del Viminale, nel capoluogo ligure restano 11 minori non accompagnati più una donna ustionata, ricoverata in ospedale, e il suo bambino. «Nessuno degli immigrati», ha assicurato il ministro dell’Interno, «sarà a carico dei contribuenti italiani». Quelli che non vanno all’estero «li mantengono i vescovi e il Vaticano e li ringrazio», ha spiegato Salvini, «perché un conto è andare di notte in un palazzo occupato a riattaccare la luce tanto poi qualcuno paga, un altro è passare dalle parole ai fatti».

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