22 Novembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

di Massimo Gaggi

Un anno di terapia «The Donald» ha aumentato la partecipazione al voto di sinistra, soprattutto tra le donne e i giovani


È già cambio di stagione per la politica americana? Donald Trump ha celebrato il primo anniversario della sua vittoria alle presidenziali 2016 con l’ennesimo record della Borsa di Wall Street e con una sconfitta elettorale del suo partito che è nettissima, anche se limitata a consultazioni relativamente periferiche. Lo smacco della perdita del governatore della Virginia ha spinto il presidente a prendere le distanze dallo sconfitto: Ed Gillespie. Il quale, peraltro, aveva concentrato la campagna su ostilità verso gli immigrati, criminalità in (presunto) aumento e difesa dei valori e della bandiera dei confederati nella guerra di Secessione: tipici temi delle culture wars trumpiane.
Ma il test della Virginia, il più visibile, non è il più significativo: lo Stato del Sud è tendenzialmente conservatore, ma spesso è stato in bilico e nel 2016 qui vinse la Clinton. Un contraccolpo negativo per chi va al governo un anno dopo le elezioni è, poi, abbastanza tipico nella politica Usa. L’allarme che si sta diffondendo tra i repubblicani con molti che ora temono uno tsunami nelle elezioni di mid-term del 2018, è alimentato da altri segnali come le vittorie di esponenti progressisti alle elezioni statali in Georgia in collegi nei quali in passato i democratici non avevano nemmeno osato presentare un candidato.E poi, oltre al governatore del New Jersey, i sindaci conquistati dappertutto, da Manchester in New Hampshire a Charlotte in North Carolina, oltre alla scontata conferma di Bill de Blasio a New York. A guidare questo tentativo di riscossa democratica sono le donne: quelle che votano compensando la prevalenza dei trumpiani tra i maschi e quelle che si candidano ormai in massa (nel 2018 ce ne saranno 40 candidate alla carica di governatore). La reazione a Trump ha reso attivissime soprattutto le donne di colore: a Charlotte il nuovo sindaco è un’afroamericana mentre a Helena in Montana, fortezza dei conservatori, è stata eletta primo cittadino una rifugiata venuta dalla Liberia.È presto per fare previsioni, ma non per individuare dei trend: l’anno scorso Trump vinse grazie al sostegno dell’America bianca profonda (che è sempre con lui) ma anche per il parziale disimpegno dell’elettorato progressista. Un anno di terapia The Donald ha aumentato la partecipazione al voto di sinistra, soprattutto tra le donne e i giovani. Mentre in casa repubblicana aumenta il numero dei deputati che hanno deciso di non ricandidarsi l’anno prossimo: ieri siamo arrivati a quota 29.

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