5 Febbraio 2025

L’obiettivo è far si «che il bambino sin dall’inizio sappia che cosa è un algoritmo»

«Nelle nuove indicazioni nazionali ci saranno già a partire dalla scuola primaria elementi base, molto semplici, di informatica». Lo ha spiegato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, dal palco dell’evento Next Gen AI, il primo summit della scuola sull’intelligenza artificiale a Milano. «Una novità particolarmente importante. Vogliamo che il bambino sin dall’inizio sappia che cosa è un algoritmo, che inizi ad avvicinarsi anche a quel linguaggio che potrebbe sembrare per iniziati».

L’uso dell’intelligenza artificiale
Del resto, ha proseguito Valditara, «siamo tra i primi Paesi che hanno iniziato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a scopo didattico; c’è una sperimentazione a cui hanno aderito quattro regioni, la prima è la Calabria con un Comune della Locride, Palmi. Poi ci sono altre scuole in Lombardia, nel Lazio e in Toscana e contiamo il prossimo anno di moltiplicare le scuole e le regioni».

Uso degli assistenti virtuali
Il primo livello è «l’uso degli assistenti virtuali nel correggere gli esercizi e nell’indicare le lacune in modo che il docente possa personalizzare la didattica»; il secondo livello è «l’intelligenza artificiale generativa, cioè capace di creare contenuti didattici partendo dalle necessità di ogni singolo studente».

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