19 Settembre 2024

ECONOMIA

Fonte: La Stampa

AP - La Stampa
AP – La Stampa

Il premier inaugura i lavori: «L’Italia gioca protagonista nel mondo». C’è anche Putin

Il premier Matteo Renzi spinge sulla crescita come «priorità condivisa» sia per l’Europa sia per l’Asia, che devono sviluppare una «posizione comune» sul tema, «valorizzando ciò che ci unisce e mettendo da parte ciò che ci divide». Un intento, quello di Renzi, esplicitato negli interventi tenuti nei due vertici in programma oggi, al mattino nella sessione conclusiva del Forum economico con gli imprenditori, al pomeriggio in apertura del vertice politico dell’Asem a cui partecipano 53 capi di Stato e di Governo.

Sulla stessa linea del premier anche Giorgio Napolitano: «Di certo all’Unione Europea tocca ora imboccare la strada di politiche più favorevoli alla crescita, anche perché – nonostante indubbie differenze nel suo seno – è l’Europa nel suo insieme che accusa i colpi di una tendenziale stagnazione se non deflazione», ha sottolineato il presidente in occasione della cena di Gala offerta al leader Ue e asiatici alla fine della prima giornata del vertice. «E proprio con fiducia e speranza l’Italia – sottolinea il Capo dello Stato – si è candidata e lavora intensamente all’EXPO universale del 2015, dandovi come tema “Nutrire il pianeta : energia per la vita”. In questo spirito, con autentica amicizia, levo il bicchiere per augurarvi benessere e prosperità, per brindare al successo di questa nostra grande impresa comune al servizio dei popoli dell’Europa e dell’Asia».

Renzi ha indicato come settori su cui puntare la sicurezza alimentare, le risorse idriche, l’energia; gli stessi, insieme alle infrastrutture, al commercio e agli investimenti, che fanno parte del documento stilato dagli imprenditori e che Emma Marcegaglia, presidente di Business Europea, la Confindustria europea, ha consegnato al vertice Asem, a dimostrazione di una sostanziale concordia sulla direzione da prendere per combattere la crisi. «Un patrimonio comune – ha detto Renzi – è la necessità di investire e sostenere una crescita globale che sia sostenibile e in grado di affrontare le difficoltà finanziarie e occupazionali che alcune zone del mondo stanno vivendo».

Nell’intervento di Renzi non sono mancati gli accenni al ruolo dell’Italia in questo sforzo per la crescita («faremo di tutto perché sia sempre più attrattiva per gli investitori esteri»), mentre Milano – ha spiegato – è stata scelta come sede del vertice «in preparazione di Expo 2015, dove saremo in prima linea sul tema di migliorare la qualità della vita e nutrire il pianeta». Anche i vertici europei, il presidente del Consiglio, Hermann van Rompuy, e il presidente della Commissione, José Barroso, hanno enfatizzato l’importanza della collaborazione tra i due continenti. «Europa e Asia – ha detto Barroso – sono forze vibranti dell’economia mondiale, bisogna spingere in avanti la collaborazione politica ma non solo, bisogna coinvolgere direttamente la comunità economica». «Le nazioni europee ed asiatiche hanno bisogno le une delle altre per raggiungere la crescita e conservare la stabilità – ha detto van Rompuy – noi andremo avanti solo se collaboriamo. È necessaria un’economia mondiale aperta, resistere al protezionismo». Anche al vertice Asem «discuteremo come rilanciare la cooperazione finanziaria ed economica, di investimenti per creare posti di lavoro, dei problemi sociali» oltre ai temi più generali.

In primo piano nel giorno di apertura del decimo vertice del meeting Asia-Europa c’è stata la crisi ucraina. Alla vigilia della riunione nel formato a otto (Russia-Ucraina-Italia-Francia-Germania-Gran Bretagna-Consiglio e Commissione Ue), Angela Merkel ha subito ammonito Mosca, al suo arrivo a Milano. «Domani dirò che il primo impegno della Russia deve essere quello di rispettare gli impegni di Minsk, purtroppo su questo ci sono delle gravi mancanze», ha affermato il cancelliere tedesco riferendosi all’intesa che prevede il ritiro delle forze armate russe, una reale sicurezza ai confini ed elezioni nella parte orientale dell’Ucraina secondo il diritto ucraino. «C’è un deficit di attuazione – ha sostenuto – ma è già importante che ci sia dialogo. Metteremo in chiaro con Mosca che è compito loro applicare il piano». Sulla stessa linea il presidente francese Francois Hollande: «Domani avremo discussioni con il presidente Putin e con Poroshenko. Parleremo dei modi per uscire dalla crisi. Bisogna che l’accordo di Minsk sia completamente attuato». Putin, prima di arrivare a Milano da Belgrado, ha intanto lanciato un nuovo ammonimento all’Unione europea. Il capo del Cremlino ha avvertito l’Europa che questo inverno ci saranno «grandi rischi per il transito» del gas russo attraverso l’Ucraina e spiegato che Mosca ridurrà i rifornimenti all’Europa se si accorgerà che l’Ucraina prelevera’ illegalmente gas dalle condotte che attraversano il Paese.

Il presidente russo si è però mostrato ottimista sull’esito degli incontri milanesi. «Spero che saremo in grado di trovare un accordo su tutti i punti aperti», ha auspicato, «e di porre fine a tutte le dispute». A margine dell’Asem, Merkel ha incontrato il presidente ucraino, Petro Poroshenko, per preparare il vertice di domani che, presieduto da Matteo Renzi, riunirà attorno allo stesso tavolo il capo del Cremlino e lo stesso Poroshenko per la prima volta dalla firma della tregua a inizio settembre (oltre a Merkel e Renzi, parteciperanno anche il presidente francese, Francois Hollande, il premier britannico, David Cameron, e i presidenti di Consiglio e Commisione Ue, Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso). Dopo la cena di gala offerta da Giorgio Napolitano a Palazzo Reale, Poroshenko incontrerà Barroso e Van Rompuy e, in un bilaterale separato, il premier Renzi. Putin, invece, dovrebbe raggiungere l’amico Silvio Berlusconi nella sua residenza in Brianza.

L’attesa di Milano è anche quella di un faccia a faccia Putin-Poroshenko da cui potrebbe dipendere l’evoluzione in positivo del vertice, nonché della crisi ucraina. Intanto in un’atmosfera piuttosto tesa ci si sono messe anche le Femen: le attiviste ucraine si sono denudate in piazza Duomo per urlare slogan contro il leader del Cremlino. Intorno alle 8 del mattino, le ragazze si sono spogliate e cosparse di vino rosso per simboleggiare il sangue versato nel conflitto in Ucraina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *