16 Settembre 2024

Fonte: La Stampa

Lega, FdI e FI si astengono: perplessità su alcuni contenuti del dispositivo, lesivi della libertà di espressione

E’ giunta ad approvazione, non senza polemiche, l’istituzione della commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Fortemente voluta dalla senatrice a vita Liliana Segre che aveva, dall’inizio della legislatura, sottolineato il riemergere di episodi di antisemitismo e di odio razziale e la diffusione nelle piattaforme social del cosiddetto “hate speech” (il linguaggio violento nei confronti delle minoranze) la commissione ha avuto il via libera dall’aula del Senato con 151 voti a favore e 98 astensioni. Queste ultime dal centrodestra, i cui esponenti – Lega in primis – hanno espresso alcune perplessità su alcuni contenuti del dispositivo, lesivi a loro avviso della libertà di espressione.
“Non aver voluto trovare punti di condivisione per far nascere la commissione col consenso di tutti – ha osservato la senatrice leghista Stefania Pucciarelli – è stata un’occasione persa. Non per togliere nulla alla senatrice Segre – ha aggiunto – cui va tutta la nostra solidarietà, ma con questi presupposti il gruppo della Lega si asterra'”. Analoga posizione è stata espressa da FdI e FI, mentre un sì convinto è arrivato da tutti i gruppi di maggioranza, con forti accenti polemici da parte dell’esponente di Iv Davide Faraone, che ha attaccato nel corso del proprio intervento gli esponenti del Carroccio, che parlando di “teoria negazionista” della Lega, per la quale “se un insulto lo dice un italiano che ha perso la casa e’ disagio sociale e se invece lo dice un migrante o un militante di estrema sinistra è un reato”.
Una scelta, quella di astenersi, anticipata nei nei giorni scorsi dal leader leghista Matteo Salvini, e ribadita dopo il voto: “Siamo contro il razzismo – ha detto Salvini a Palazzo Madama – la violenza, l’odio e l’antisemitismo senza se e senza ma. Non vorremmo che però che qualcuno a sinistra spacciasse per razzismo quella che per noi è una convinzione, un diritto, ovverosia il ‘prima gli italiani’. Siamo al fianco di chi vuole combattere pacificamente idee fuori dal mondo però non vogliamo bavagli, non vogliamo uno stato di polizia che ci riporti a Orwell”.

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