23 Novembre 2024

Fonte: Il Sole 24 Ore

boeri

Più flessibilità in uscita dal mondo del lavoro per facilitare l’assorbimento di giovani drenando risorse da interventi sulle pensioni più alte all’insegna dell’equità. È la linea su cui insiste il presidente dell’Inps, Tito Boeri, che oggi in audizione davanti alla commissione Affari costituzionali della Camera ha fatto il punto sui vitalizi dei parlamentari, uno dei bersagli preferiti della sua crociata per la trasparenza. Al momento, i vitalizi in pagamento per cariche elettive alla Camera o al Senato sono 2.600, per un costo di 193 milioni di euro. «Si tratta di una sottostima», ha sottolineato Boeri, perché sono stati esclusi eventuali anni di mandato presso il Parlamento europeo o i Consigli regionali.

Sistema attuale «insostenibile»

Per Boeri, con questi numeri, il sistema degli assegni degli ex deputati e senatori «è insostenibile», e i correttivi apportati piu’ di recente alla normativa (dal 1° gennaio 2012 anche per i parlamentari è entrato in vigore il sistema contributivo), «pur avendo arrestato quella che sembrava una inarrestabile crescita della spesa non sono in grado di evitare, come si vedrà, forti disavanzi anche nei prossimi 10 anni». La proposta del presidente Inps è quindi quella di «applicare le regole del sistema contributivo oggi in vigore per tutti gli altri lavoratori all’intera carriera contributiva dei parlamentari», scelta che ridurrebbe del 40% la spesa per i vitalizi, «scendendo a 118 milioni, con un risparmio, dunque, di circa 76 milioni di euro l’anno (760 milioni nei prossimi 10 anni)». Normalmente, ha ricordato Boeri, «un sistema a ripartizione, in cui i contributi pagano le pensioni in essere, alimenta inizialmente forti surplus perché ci sono molti più contribuenti che percettori di rendite vitalizie. Nel caso di deputati e senatori, invece, il disavanzo è stato cospicuo fin dal 1978, quando ancora i percettori di vitalizi erano poco più di 500, prova evidente di un sistema insostenibile».

Da ricalcolo con contributivo risparmi utili per spesa sociale

I risparmi derivanti dal ricalcolo contributivo salirebbero a circa 79 milioni se la correzione alla luce del ricalcolo contributivo avvenisse solo al ribasso, tenendo conto del fatto che per la stragrande maggioranza degli ex-parlamentari ha ricevuto un trattamento di favore rispetto agli altri contribuenti. «Supponendo poi che il rapporto fra vitalizi in essere e vitalizi ricalcolati sia lo stesso per Consiglieri regionali, il risparmio complessivo in caso di ricalcolo per l’insieme delle cariche elettive – ha proseguito il presidente Inps – salirebbe a 148 milioni di euro circa per il solo 2016» e circa un miliardo e 457 milioni sui primi 10 anni presi in considerazione dalle simulazioni Inps. «Si tratta, dunque, di misure non solo simboliche, ma in grado di contribuire in modo significativo alla riduzione della spesa pubblica o al finanziamento di programmi sociali», ha concluso Boeri, che ha anche ricordato come negli ultimi 40 anni, «la spesa è sempre stata più alta dei contributi.

Dambruoso (Sc): trovare giusto bilanciamento tra aspettative e sostenibilità
L’analisi e i numeri illustrati da Boeri alla commissione (al lavoro su un gruppo di ddl in materia di vitalizi e nuova disciplina dei trattamenti pensionistici degli eletti) trovano d’accordo il questore della Camera Stefano Dambruoso (Sc) che uspica la ricerca «del giusto bilanciamento tra aspettative maturate e fondate da parte dei percettori del vitalizio e sostenibilità dello stesso in un periodo completamente diverso rispetto a quando il vitalizio è stato attivato». Trovare una soluzione equilibrata sui vitalizi, conclude Dambruoso, «probabilmente aiuterà a far riavvicinare alla politica i cittadini che se ne sono allontanati».

Di Maio (M5S) abolizione vitalizi occasione sprecata della legislatura
«Il presidente Inps Boeri contro i vitalizi, ma dovrebbe sapere che è il Governo che lo ha nominato a non voler abolire questo privilegio», twitta invece il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5s), che completa il suo commento in un post su Facebook in cui ricorda la proposta di modifica alla Costituzione per abolire i vitalizi presentata dal Movimento ma mai presa in consierazione. Per di Maio di tratta della «più grande occasione sprecata di questa legislatura: hanno modificato la Costituzione per dare l’immunità parlamentare ai consiglieri regionali che siederanno in Senato, invece di abolire i vitalizi a quei signori che dopo un paio di anni in Parlamento prendono anche 5.000 euro al mese di pensione. La proposta a mia prima firma è stata bocciata».

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