22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

Janet Yellen

La presidente della Federal Reserve rimette in agenda il rialzo dei tassi: “Sarebbe imprudente attendere troppo per una stretta, ma non dovrà essere troppo veloce”

Janet Yellen, la presidente della Federal Reserve, non è certo intimorita dagli attacchi che Donald Trump le ha riservato durante la campagna elettorale, tanto da far parlare molti osservatori di un aperto conflitto tra i due poteri Usa. Parlando al Senato, Yellen ha dettagliato che prevede di completare il suo lavoro alla guida dell’istituto. “Prevedo di arrivare alla fine del mio mandato”, ha detto davanti alla commissione bancaria in riferimento alla scadenza naturale del mandato a febbraio 2018. Contro le politiche del tycoon arriva anche l’annotazione che rallentare l’immigrazione probabilmente rallenterebbe la crescita economica, il cui livello è già deludente.
Quanto alle politiche di bilancio annunciate da Trump, in un menu che comprende un choc fiscale, un taglio delle tasse e 1.000 miliardi di dollari di investimenti, Yellen invita alla prudenza nel varare le misure. “Spero che i cambiamenti saranno compatibili con l’obiettivo di mantenere il bilancio degli Stati Uniti su una valida strada”. “I possibili cambiamenti della politica di bilancio e anche gli altri – aggiunge – rappresentano una fonte di incertezza per le prospettive dell’economia”.
Anche se “è troppo presto per sapere quali cambiamenti saranno fatti o che tipo di effetto potrebbero avere”, pur non citando direttamente il neo presidente Yellen sottolinea “l’importanza di migliorare il ritmo della crescita di lungo termine e fare aumentare gli standard di vita degli americani con politiche volte a migliorare la produttività”, tutti elementi su cui Trump si è più volte impegnato. Ciò detto, non deve esser messo a rischio il rapporto tra debito e Pil, che per alcuni osservatori potrebbe arrivare a livelli ‘all’italiana’ in caso di spese incontrollate. Yellen fa più volte riferimento al clima di “incertezza” e al “potenziale impatto” delle future mosse di politica di bilancio che la Casa Bianca potrà lanciare. Intanto, la governatrice ha ricordato i progressi realizzati dall’amministrazione Obama dopo la crisi finanziaria, in particolare i “quasi 16 milioni di posti di lavoro” creati dopo il 2010. Sullo stato dell’economia Usa il numero uno della politica monetaria rileva che i consumi sono cresciuti “solidamente” e che “la fiducia delle imprese si è molto rafforzata negli ultimi mesi”.
Quanto alla politica monetaria della Fed, reduce da un rialzo dei tassi a dicembre, per Yellen “attendere troppo a lungo” per alzare i tassi di nuovo sarebbe imprudente, non saggio. Nonostante la stretta di fine 2016, “la politica monetaria resta accomodante sostenendo il rafforzamento del mercato del lavoro e un ritorno dell’inflazione al 2%” afferma Yellen, sottolineando che “attendere troppo a lungo” per una stretta “sarebbe imprudente” perchè “potenzialmente richiederebbe alla Fed di alzare poi i tassi rapidamente con il rischio di problemi sui mercati finanziari”. A questo si aggiunge che l’economia, con una stretta accelerata, potrebbe scivolare in recessione. “Nelle prossime riunioni valuteremo se l’occupazione e l’inflazione continuano a evolversi in linea con le attese” della Fed, “e in tal caso aggiustamenti dei tassi potrebbero essere appropriati”.

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